UniSA - Rincaro delle tasse, protestano gli studenti

E’ stata approvata la tabella delle nuove tasse universitarie. La delibera è stata presa all’unanimità dal consiglio d’amministrazione dell’ateneo, presieduto dal rettore Raimondo Pasquino.
La tabella delle nuove tasse universitarie è stata approvata: è in arrivo dopo l'estate un aumento per gli studenti che va dai 16 ai 54 euro. Lo ha deliberato ieri all'unanimità il consiglio di amministrazione, presieduto dal rettore Raimondo Pasquino, e composto, tra gli altri, anche da una rappresentanza di quattro studenti. «Le tasse sono aumentate dal 2003 al 2006 ogni anno, con una spinta sostanziosa nel 2004 e una pausa solo nel 2007. Ora di nuovo», hanno commentato alcuni degli studenti che hanno affisso alcuni striscioni di protesta presso il rettorato, davanti all'aula in cui si è riunito il cda.
«Siamo studenti ed è ovvio che non siamo contenti degli aumenti delle tasse - ha commentato, Gennaro Botta uno dei quattro rappresentanti degli studenti del cda - Anche se votassimo contro, avremmo tutto il cda che comunque darebbe l'ok».
Il presidente dell'associazione "Agàpe", Quintino Pitrelli, studente di Economia, ha risposto che «votare contro sarebbe stato un dato politico e morale. Come al solito avranno promesso di aumentare fondi per il diritto allo studio o qualcos'altro, impegni in passato mai rispettati. L'ateneo avrebbe dovuto ridurre gli sprechi e la scelta di aumentare le tasse è inopportuna». «Il vero problema è che ci stanno tagliando i fondi, mentre gli studenti protestano per nove euro di aumento - replica il rettore Pasquino - Si tratta di pura demagogia, l'università è gratuita per i bisognosi e i meritevoli e chi è fuori corso non parli di sprechi». «Le attività teatrali non sono uno spreco - puntualizza il rettore - le residenze e la mensa sono un vanto dell'ateneo, alle scorse elezioni degli studenti la percentuale di afflusso ai seggi è stata tra le più alte, tante delegazioni di studenti e docenti vengono nel nostro ateneo. Dunque, duecento studenti che protestano sono una piccola rappresentanza, non parlino di tasse e aumenti». Non sono d'accordo gli studenti, che hanno snocciolato una serie di disservizi. «La biblioteca chiude troppo presto, alle 18.30, per non parlare della sala all'interno d'informatica che tutta la settimana chiude sempre all'una», dice lo studente Daniele Tucci.
«A Economia siamo cinquemila iscritti e dividiamo una sola aula studio con un'altra facoltà», gli fa eco Sonia Arena membro del consiglio di Facoltà spiegando che tra i corridoi diversi studenti si sono lamentati dell'aumento delle tasse. Gli studenti gradirebbero meno fondi per il verde e le piazze: «Sono importi esagerati».